LA TERAPIA OLISTICA, OVVERO TERAPEIA, QUINDI "PRENDERSI CURA DI"

LA TERAPIA OLISTICA, OVVERO TERAPEIA, QUINDI “PRENDERSI CURA DI”

Una professione olistica o bioenergetica, pone l’accento sull’empatia e l’accoglienza della persona. Con questo, non voglio assolutamente sminuire il lavoro di un professionista classico, bensì, far comprendere che il mondo del cosiddetto “naturale”, oltre che risultare assai variegato nei suoi approcci e metodi di trattamento, è molto distante dal modo “usuale” di intendere una terapia.

La motivazione di tutto ciò, che evidenzia tale diversità di vedute, va ricercata nell’attuale contesto terapeutico: la psicologia in senso stretto, ha perso la sua potenzialità, proprio in virtù del fatto che si occupa solamente di un aspetto della guarigione della persona, imponendo, il più delle volte al paziente, una terapia che ha a che fare solamente con la capacità del medico, con il suo saper fare erudito, senza considerare che ogni soggetto è un’entità a se stante, non sempre rientrante all’interno di una casistica di carattere generale, statistico e standardardizzato. Si tratta di un approccio al paziente di carattere classico, che si applica non solo in campo psicologico, bensì in campo medico, e in ogni disciplina che contempli l’utilizzo della medicina cosiddetta convenzionale, la quale si basa solo sulla guarigione del sintomo, con la sua relativa soppressione, e non del paziente nella sua totalità (fino ad arrivare alla causa del problema).

Tuttavia, ove necessario, se ci sono delle patologie conclamate e gravi, bisogna intervenire subito con la medicina ufficiale. I trattamenti olistici e bioenergetici, si possono inserire a supporto o per migliorare la salute in soggetti sani. Per tutto il resto, è bene consultare il proprio medico (specialista, psicoterapeuta, chirurgo, nutrizionista, ecc.) di fiducia.

Ragionando dunque, in termini di causa che sottintende al sintomo, e quindi, con un approccio al riequilibrio di un organismo, di carattere sinergico, bionaturale e spirituale, il sistema uomo è costituito da distretti e organi interconnessi, in cui ogni minima parte completa l’intero corpo e in essa – questo intero corpo - si identifica e si esprime (olos è l’intero, il tutto).

Pensando alla scienza, ed alla teoria generale dei sistemi, alla teoria olografica, alla non località, alla manifestazione della sincronicità, alla cibernetica olistica, ne troviamo molteplici esempi. La medicina tradizionale più antica, considera la relazione profonda tra essere umano e dimensione sacra. La neurofisiologia, con le sue scoperte scientifiche, in campo psico-neuro-endocrino-immunologico e neurofisiologico, parla di riunione funzionale e informatica tra corpo, cellule, sistemi, cervello e coscienza. La psicologia transpersonale, offre una concezione spirituale dell’essere umano e della patologia psichica. L’ecologia profonda, considera la terra come un immenso organismo vivente, formato da infinite reti di relazione, catene alimentari, cicli biochimici perfettamente coerenti.

Culture etniche e sciamaniche del passato, si basano oramai da millenni, su un profondo legame spirituale tra uomo e natura. L’Arte stessa ne parla, attraverso forme di espressione contemporanea, quali film, musiche, balletti, teatro, libri, che riprendono antichi temi di fusione tra materiale e spirituale, che propongono temi e contenuti a scopo evolutivo. La concezione del vivere olistico è presente ovunque. Oggi si sviluppa una nuova spiritualità. L’economia etica parla di globale e anche la stessa educazione, risulta orientata allo studio dell’essere umano a livello multidimensionale (sia sul piano materiale che spirituale). Molti personaggi pubblici oggi, hanno una visione olistica dell’essere umano e del pianeta. Esiste quindi una vera e propria diffusione planetaria di una cultura orientata all’olismo.

Come si configura quindi una terapia olistica intesa come terapeia (prendersi cura di una persona)?…Si tratta di una metodica che si basa su un nuovo modo di vedere le cose. Ecco perché, per ovvie ragioni, comporta l’entrata in crisi dei tradizionali modelli meccanicistici-cartesiani, newtoniani, i quali danno un’interpretazione del mondo secondo una visione lineare, non prendendo in considerazione quegli aspetti di multi determinazione e interconnessione, legati ad una nuova forma di consapevolezza…Olismo deriva dal greco olòs (tutto, intero) e indica, appunto, una visione unitaria dell’uomo e del mondo di cui è parte.

Il modello ha la sua validità in termini scientifici e filosofici, ma da un punto di vista più umanistico, dimostrato alla luce delle scoperte più recenti in molteplici campi. Basta partire dall’analisi dei miti più arcaici e delle cosmogonie che parlano dell’unità di coscienza, dalla quale nacque ogni cosa, per poi arrivare alle antiche religioni, che considerano l’anima individuale unita alla coscienza cosmica, e parlano dell’esistenza di diversi piani della realtà e dei livelli di coscienza, quindi dell’evoluzione umana…

(Artem – stralcio dal Capitolo 1 – “Guarigione e Salute” – “Raggiungere la consapevolezza dell’esistere e del benessere” pp. 31-34).

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